MI DIMETTO. Non rappresento la maggioranza dei consiglieri.


Era un atto dovuto quello delle mie dimissioni, necessario per il normale svolgimento del processo democratico, per quanto possa valere – a detta di qualcuno in consiglio – la “poltrona” di vicepresidente del Consiglio Comunale.

Non l’ho mai considerata una “poltrona” – per dovizia d’informazione, senza alcun compenso – ma piuttosto un importante impegno istituzionale che il Consiglio Comunale, eletto dai cittadini, mi aveva dato l’onore di ricevere per rappresentarlo. 

Ma quella maggioranza che mi elesse, all’indomani dell’insediamento della nuova amministrazione, da qualche mese non c’è più, con tutte le conseguenze che ne scaturiscono: conto consuntivo bocciato, punti rinviati, discussione ancora aperta per la differenziata, progetti di risanamento bocciati, finanziamenti rifiutati, ampliamento del cimitero ancora fermo e tanto altro che è inutile ricordare.

Per quanto possano essere posizioni legittime ma opinabili, sono certamente lontane dalle mie, con la quali ho appoggiato quei progetti di cui sopra. È il bello della democrazia ma è anche un dato di fatto.

Le ultime continue  “incomprensioni”, che hanno minato il normale svolgimento delle attività consiliari, ad esempio gli ultimi regolamenti comunali, fermi mesi e mesi in discussione, senza trovare a volte, neanche il conforto degli uffici o gli anticipi delle convocazioni dei consigli comunali, che francamente non comprendo, hanno fatto la loro parte rendendo ancora più chiaro un clima disfattista e concretizzando quelle dimissioni da Vice Presidente che avevo pensato da tempo e che per dignità politica giorno 16 giugno non ho esitato a presentare.

La politica non è per sempre.

Il proseguo del consiglio comunale ha ancora una volta rappresentato la mancanza di una maggioranza qualificata che, prescindendo dalle questioni politiche lontane dal benessere cittadino, non riesce a concretizzare, impantanandosi in ogni discussione.

Le dimissioni dei Revisori dei Conti eletti da Consiglio Comunale, che hanno espresso parere assolutamente favorevole all’andamento dei conti pubblici comunali, accelereranno ulteriormente l’approvazione del Bilancio di Previsione, dopo una nuova elezione – sempre da parte del Consiglio e non del Sindaco – del nuovo organo di revisione.

Viene ancora una volta rinviato il Piano dei rifiuti, che prevede anche la differenziata ed il Piano Triennale delle Opere Pubbliche per maggiori approfondimenti.

 

Ben venga la partecipazione, ma bisogna concretizzare. Subito.

La differenziata ci aspetta, a meno che – scusate – non si abbia intenzione di farla.

Why not?


Ieri, ho ascoltato con molta attenzione una bella intervista di Lucia Annunziata a Gioacchino Genchi.

“Personaggio scomodo all’establishment,” Genchi è ormai un volto noto anche in televisione, poliziotto, vicequestore di Palermo ed esperto informatico, famoso per “l’archivio Genchi sulle intercettazioni”, raccontava delle ultime notizie sulla casa di Montecarlo con delle riflessioni attente.

“Per cambiare gli assetti istituzionali e democratici ci sono altri sistemi, all’olio di ricino e al manganello è stato sostituito con l’uso della informazione, un olio di ricino e manganello che non ha quegli effetti collaterali”

Ho ritenuto importante questa affermazione soprattutto perché supportata da una altra che individua “il tempo” come unico elemento imprescindibile per identificare la “buona fede di una notizia”.

È innegabile che alcuni armate mediatiche si mettono in moto solo quando c’è in atto una azione politica ben chiara che mira a distruggere o esaltare un personaggio che gravita attorno ad alcuni interessi politici.

Il consiglio comunale del 29 di settembre si apre con un accorato supporto da parte di tutti i consiglieri comunali all’amico Vito Napoli, consigliere comunale del PD che ha rimarcato la propria posizione politica e partitica, di cui nessuno aveva dubbi tranne le notizie che circolavano nei blog che lo davano pronto al passaggio al partito di Raffaele Lombardo.

L’INFORMAZIONE LIBERA è necessaria per garantire il corretto svolgimento di una democrazia, ma mi pare chiaro che non basti un informatore per pubblicare una notizia, forse è meglio avere una intercettazione.

Ha inizio il consiglio comunale sul punto anticipato dai giornali relativo al movimento franoso del cimitero e contrada Torre.

Il Sindaco è assente in consiglio, ma ha mandato il suo vice che si limita a leggere una comunicazione, dove ricorda di aver già informato la protezione civile e sentito l’ing. Lo Monaco, chiedendo di poter, nella prossima seduta, esprimere la propria posizione sulla questione.

I consiglieri proponenti non ritengono di rinviare il punto, che viene discusso.

La mia considerazione sulla questione  frana è nota. Uno studio geologico, i cui termini e modi definirà l’amministrazione, è necessario per scongiurare eventuali problematiche successive e chiarire definitivamente ciò che sta accadendo, evitando inutili strumentalizzazioni che non giovano a nessuno.

È necessario assumersi le proprie responsabilità, ognuno per la propria competenza e per ciò che gli elettori ci hanno delegato.  C’è un possibile problema, va esaminato e vanno proposte le soluzioni.

L’ufficio tecnico comunale si è già espresso e credo sia pronto a proporre ulteriori soluzioni.

Il resto è inutile politica.

Il consiglio comunale all’unanimità approva un documento che da indirizzo al Sindaco di attivarsi per trovare tutte le soluzioni adeguate a risolvere il problema ed invita il Sindaco a comunicare dell’accaduto tutti gli Enti superiori, dalla Prefettura al Genio civile.

Sul “Piano strategico dei Nebrodi” (associazione di comuni per lo sviluppo del territorio con sede a S. Agata di Militello) un pò di confusione, dettata dalla incertezza stessa della delibera che non dava riferimento sulla possibile quota economica che impegna il Comune di Regalbuto.

Ogni consigliere prende una posizione diversa. Le opposizioni ed una parte della maggioranza votano contro.

Visti i problemi di bilancio e le ristrettezze economiche, cautela non è mai troppa, il mio voto è contrario ma con la proposta di entrarne a far parte l’anno prossimo dopo aver esaminato risultati e contenuti.

Variazioni di Bilancio. Casca l’asino.

In una variazione di bilancio proposta con il massimo del rigore, che riguarda l’avvio della mensa scolastica, l’impinguamento del fondo di riserva di cinque mila euro e altri piccoli aggiustamenti dettati dalla mancata comunicazione di assegnazione regionale definitiva, si vota in maniera diversa e difforme da quanto proposto dall’amministrazione.

Una parte della maggioranza propone di eliminare dalle variazioni l’impinguamento del fondo di riserva perché ritenuto inutile.

Ho dichiarato a chiare lettere che lo ritenevo essenziale in momenti di emergenza (gasolio d’urgenza per i netturbini, eventuali noleggi di automezzi per la spazzatura nel caso il servizio si fermi, problemi d’assistenza d’urgenza), ma non è servito a molto.

Con la logica dei numeri (e solo con quella) passa la modifica alla variazione di bilancio.

Comprendo poco dei momenti di voto certamente per una mia manchevolezza, sempre contornati da una totale confusione, ma alla fine del consiglio comunale, rilevo una quadro di maggioranza non coeso, che poco ha concordato e che nulla a che vedere con il mio modo di intendere la politica, quella che per qualcuno “devo ancora apprendere”.

Sempre e solo considerazioni personali, firmati a mio nome e cognome.

UN BENE NASCOSTO È UN BENE RUBATO.


 

 

Almeno per sabato 7 tante le attività che percorreranno la giornata.  

È certo che l’attività culturale comincerà sin dalla mattina con la riedizione di “Chiese Aperte”  promossa dalla Associazione Turistica Pro Loco di Regalbuto con il supporto delle parrocchie locali Chiesa Madre San Basilio e Chiesa di Santa Maria La Croce che vedrà anche quest’anno l’apertura di alcune chiese anche se non in perfetto stato di conservazione.

“Lo scopo della attività – dichiara la Proloco – è ancora una volta sensibilizzare la gente alla fruizione dei beni, alla conoscenza del territorio non inteso solo come spazio ma come cultura e storia che rappresenta. Abbiamo scelto come slogan ufficiale di questa campagna “Un bene Nascosto è un bene Rubato.”

 Sono tante le forme del volontariato.

L’attività mi rende felice mi carica di nuova voglia di fare, ringraziando ancora una volta i volontari della Pro loco che sacrificano il proprio tempo per una passione al servizio degli altri.

 Sabato 7, dalle ore 10:00, Chiese Aperte

Chiesa Madre San Basilio, Chiesa di Santa Maria LA Croce, Chiesa di San Rocco, Chiesa di Sant’Agostino in San Giovanni, Chiesa dei Cappucini, Chiesa di Maria SS delle Grazie, Chiesa di San Domenico, Chiesa del Collegio di Maria.

Video Curato da Vito Cardaci.

 

Mobilità Sostenibile: “Free Bus”


Per la mobilità sostenibile, ho proposto all’amministrazione un pò di giorni di “sostenibilità viaria”…

Gratis il bus urbano per il periodo delle feste, una spinta in più per incentivare l’uso del mezzo urbano, il cui servizio magari va migliorato (come ogni servizio), e lasciare l’auto a casa, soprattutto quando le auto di colpo aumentano…!!

 La risposta del Sindaco è stata positiva… aspetto che si metta in atto…

Qualcosa non funziona e l’asilo di via Sicilia continua a riempirsi di topi!


È questa l’amara considerazione che personalmente faccio alla luce dell’ultimo consiglio comunale del 12 di luglio dal quale sono definitivamente emerse fatti poco discutibili e di chiara valutazione.

 I fatti secondo le mie sensazioni.

A parte le considerazioni sui disservizi dell’erogazione d’acqua, secondo punto all’ODG, per il quale vi rimando a questo articolo sul blog, il terzo punto che viene rimandato per l’assenza del Sindaco ed il quarto rimandato ma poi approvato alla fine del consiglio, arriviamo ai “pezzi” forti del match consiliare.

 Punto 5. Il conto consuntivo 2009

Perfetta e compita la relazione da parte dell’Assessore Latora di certo irruento, ma di gran lunga tecnico, plaudito fin dalla opposizione che preannunzia il voto contrario per “partito preso”, entra in gioco il Presidente del CC e la sua compagine subito spiazzata dal voto a sorpresa dell’abile presidente che vota in maniera difforme al suo gruppo provocando la bocciatura del conto consuntivo accompagnando tutto con un calice di gustoso sorriso di soddisfazione.

Battuti ai punti i “centristi” di “Regalbuto al Centro” (indi anche io), si ritrovano da soli contro tutti a votare favorevolmente un consuntivo accompagnati da una minus-maggioranza sorpresa ma “felice”.

 Incassiamo e proseguiamo.

 Punto 6. Variazioni di Bilancio….

Le variazioni di bilancio, a seguire, segnano il passo della seduta dove infatti tutta la minus-maggioranza vota contraria all’accensione del mutuo (con tutti i pareri favorevoli degli uffici).

Ma su questa vicenda vorrei soffermarmi.

 L’asilo di via Sicilia di cui ho scritto qualcosa in questo post, si trova nella condizioni che tutti conosciamo; da più di 20 anni, fatiscente, inutilizzato, in completa decadenza, ormai preda dagli anni passati di vandali e sciagurati “conquistadores”, oggi sede anche di cavalli e cavallerizzi, zecche, pidocchi, topi e spazzatura.

 Alla fine del 2007, il comune di Regalbuto su precisa spinta del Sindaco Punzi compila una “scheda di livello zero”, primo passo voluto dalla Dip. Regionale di Protezione Civile per censire le strutture scolastiche che hanno problemi strutturali.

All’asilo nido di Via Sicilia si aggiungono anche altre strutture scolastiche che necessitano di interventi. Il dipartimento di protezione civile sceglie di finanziare l’asilo nido, concedendoci un finanziamento di € 247.500,00 su un progetto di € 495.000,00, ovvero la metà, chiedendoci di attivarci per la restante parte che, pur non essendo una cifra ingente, visti i tempi “ATO”, potremo mettere a disposizione solo accedendo ad un mutuo con la cassa depositi e prestiti.

La variazione di bilancio chiedeva proprio il bene stare del consiglio comunale per permettere il mutuo.

 Viene richiesto incontro con i tecnici palermitani che hanno seguito la pratica senza nulla chiedere.

Risultato: Yes we can! ma personalmente vedo alcuni sguardi perplessi ed altri già decisi a controbattere.

 Vista la problematica complessa ho richiesto al Presidente del Consiglio in quella sede e più di una volta, un incontro con il tecnico comunale, Ing. Libiano, per chiarire alcuni dubbi diffusi anche tra i consiglieri di minoranza. Alla fine, l’incontro viene concesso!! Risultato: Si può fare.

Ma in realtà cosa si poteva fare con questo progetto??

Il progetto in questione prevedeva il risanamento e pulizia dell’area, il consolidamento della struttura ed i primi interventi edili. Infine la struttura sarebbe stata chiusa, in attesa di ricevere il finanziamento per il completamento dell’opera e la messa in funzione.

Non penso fosse stata una cattiva idea, viste anche le condizioni attuali dell’asilo.

 Ma ecco i quesiti preoccupanti!!

 Siamo sicuri che il progetto non ci dia una opera incompleta??

L’ufficio tecnico interrogato in apposita riunione risponde che “la legge prevede che ogni progetto sia realizzato per lotto funzionale” in parole povere non possono esistere progetti che diano opere incomplete. Esiste infine il Rup, organo deputato alle suddette competenze.

Abbiamo certezza dei finanziamenti per la seconda fase del progetto?

Ho risposto anche in consiglio comunale a questa domanda.

Non avevamo certezza neanche di questo finanziamento e lo abbiamo ottenuto. È chiaro che risulta più facile ottenere un finanziamento per completare un opera già in parte finanziata che per una struttura nuova. Comunque sia, è meglio che tenere l’asilo in quelle condizioni!

Non era più facile abbattere la struttura?

Si! come hanno fatto tutte le amministrazioni precedenti.

In realtà mancano i soldi, ecco il vero motivo. Per abbattere la struttura servono le somme (che non sono poche) per l’impresa ed il materiale di risulta.

Volete il riassunto??

–         “L’asilo” di via Sicilia non è stato finanziato.

–         Abbiamo restituito indietro le somme ricevuto (€ 247.500,00) per il voto contrario alle variazioni di bilancio di parte dei consiglieri comunali (di maggiornaza), pur avendo il parere favorevole della amministrazione e dei tecnici comunali.

–         L’asilo è una discarica e sede di sporcizia e rischio di malattie per i residenti del quartiere da oltre 20 anni e lo resterà per altri 100.

–         Per ben due volte in consiglio comunale una parte della maggioranza vota in maniera difforme da ciò che il Sindaco aveva indicato qualche ora prima al suo vice, tra l’altro in mia presenza.

Punto 7. Zona artigianale. La storia infinita

Si vota favorevolmente all’unanimità, anche se (io) preciso…che tutto ha un limite.

Punto 8. Piano Casa

Il Piano Casa?? E si poteva mai votare in maniera sfavorevole?? Approvato. All’unanimità!

Dal punto 9 in poi (regolamenti strutture precarie, temporanee, chioschi, società partecipate etc…) – tutti punti poco importanti! – riappare magicamente il vicesindaco che non abbiamo visto per una buona parte della seduta a consigliarci che era meglio rivedere tutto alla luce del piano casa (?)

Riflessioni conclusive!

P minuscola, Confusione, perdita di tempo, lesa dignità, gioco, irresponsabilità. Questi sono i tag per questo post

19 Luglio 1992 / 19 Luglio 2010


Nel giorno simbolo che ricorda la morte del giudice Paolo Borsellino, vergognosamente tra le polemiche, colti dalla iniziativa di Anci Giovani, come giovani amministratori abbiamo pensato di non stare con le mani in mane ma di dare un segnale forte e chiaro alla lotta alla mafia.

Una lotta che non è rossa o nera ma solo di chi la combatte.

Ho presentato a nome del gruppo di Regalbuto al Centro l’inserimento di un punto all’ODG del prossimo consiglio comunale per discutere e votare un documento che spero avrà la massima ed unanime adesione da parte di tutte le forze politiche presenti e soprattutto l’appoggio dei giovani amministratori.

Sono convinto che importanti battaglie vanno trasversalmente discusse e combattute senza ideologia di parte e soprattutto che l’attività di sensibilizzazione martellante deve continuare a marciare dentro le nuove generazioni per far crescere in loro quel senso di legalità diffusa che è l’unico strumento per poter combattere qualunque forma di illegalità sociale.

“La figura di Paolo Borsellino scuote le coscienze e rappresenta un perenne simbolo di eroismo, sensibilità istituzionale, etica della legalità e della libertà. È l’esempio nobile della determinazione, del coraggio e della coerenza nella lotta contro la mafia. La sua lezione dimostra che la battaglia per la cultura dello Stato e della democrazia deve essere combattuta insieme dalle Istituzioni e dalla società civile: l’impegno dello Stato per la legalità si deve avvalere della partecipazione attiva e consapevole dei cittadini”.  Gianfranco Fini – Presidente della Camera dei Deputati

 

Ed io aggiungo: Mangano non è un eroe.

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OGGETTO: Iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza da parte degli Enti Locali – Impegno per i Comuni a costituirsi parte civile nei procedimenti per mafia che coinvolgano le amministrazioni

 

Premesso che:

– lo Stato sta ottenendo importanti successi nel contrasto alla criminalità organizzata;

è necessario affiancare all’azione della magistratura e delle forze dell’ordine una forte iniziativa culturale e politica a tutti i livelli per diffondere la cultura della legalità e della trasparenza nell’amministrazione;

– gli Enti Locali, pur non potendo legiferare, possono mettere in campo misure di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata e di sostegno a chi è vittima delle mafie, del racket e dell’usura;

– il fenomeno mafioso che investe i nostri Comuni ne penalizza lo sviluppo dal punto di vista sociale, economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa della città;

– molti imprenditori e liberi cittadini spesso decidono di non denunciare i propri aguzzini per paura di essere lasciati soli dalle Istituzioni;

 Considerato  che:

– occorre che i Comuni diano un segnale concreto di impegno nella lotta e contrasto alla criminalità organizzata in tutte le sue forme e su tutto il territorio nazionale;

– l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) negli ultimi anni ha più volte ed in diverse maniere espresso il proprio impegno nella lotta alle mafie;

– all’interno dell’Anci è attiva la Consulta Anci Giovane, che riunisce e rappresenta gli amministratori under 35 d’Italia e che questi rappresentano una generazione di nuovo impegno anche sul versante della partecipazione attiva alla propria comunità;

gli Enti Locali, e in particolar modo i giovani amministratori, devono ed intendono avere un ruolo di primo piano nella lotta alle mafie;

– in occasione della II Assemblea Programmatica Nazionale di Anci Giovane, tenutasi a Taormina il 7/8 maggio 2010, la Consulta ha proposto di chiedere ai Comuni italiani di schierarsi politicamente e con atti amministrativi contro le mafie,

 Il Consiglio Comunale

IMPEGNA

l’Amministrazione a:

  • costituirsi parte civile nei processi contro le attività criminose di stampo mafioso afferenti il proprio territorio comunale, destinando l’eventuale risarcimento a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura e al sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla criminalità organizzata;
  • mettere in campo strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, attraverso la verifica accurata dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e controlli sulle aziende subappaltatrici;
  • istituire e/o rafforzare un nucleo di Polizia Locale dedito in via esclusiva a perseguire lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri;
  • utilizzare le prerogative assegnate ai Sindaci ed ai Comuni per iniziative, ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto a ogni forma di abusivismo (commerciale, edilizio), spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo e altre attività criminali utili a rimpinguare le casse delle organizzazioni malavitose.
  • Attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani;
  • Promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale, incoraggiando il protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle Istituzioni;
  • attivare una campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza contro il racket e l’usura e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai;

  Regalbuto, lunedì 26 luglio 2010

Riflessioni estemporanee sulla seduta di C.C. del 13 Maggio 2010


 

Dopo la premiazione dei ragazzi delle scuole medie ed elementari sul concorso “pensieri per crescere” ove mancavano buona parte dei consiglieri comunali, si da il via alle comunicazioni prima dell’avvio del Consiglio Comunale con la comunicazione sulla nomina del Capo Gruppo di “Regalbuto al Centro” e la prevista fuoriuscita del Consigliere Maida dal gruppo “Insieme si Può”, lista nella quale si era candidato.

La fuoriuscita di Maida dal gruppo consiliare di cui fa parte il PD non mi sorprende, tanto meno mi riempie di interrogativi. Chiara espressione di “voglia di spazio” per i nuovi movimenti politici in vista delle prossime consultazioni elettorali.

Ho rimarcato comunque nel mio intervento che “non ci importa la collocazione all’interno dei gruppi ma la condivisione di progetti e idee per il bene collettivo, che va oltre le mosse strategiche di logica squisitamente politica”.

Ma facciamo un pò di chiarezza sulla situazione politica in consiglio comunale dove qualcuno è rimasto all’interno delle liste civiche con le quali ci si è presentati ed altri invece hanno pensato di prendere strade diverse, convinti che la soluzione migliore sia la logica dei partiti, che continuo a rispettare ma non condivido.

Ecco oggi la composizione del Consiglio Comunale

REGALBUTO AL CENTRO – originaria Lista presentata alle Elezioni del 13/14 Maggio 2007

Bivona Francesco – Capo Gruppo (Vice Presidente del Consiglio Comunale)

Paratore Federico – Vice Capo Gruppo

Longo Giuseppe Billy (Consigliere della Corona degli Erei)

Grifò Giuseppe

PDL

Meli Giovanni (Presidente del Consiglio Comunale e consigliere della Corona degli Erei)

Raspante Umberto Luigi (Consigliere della Corona degli Erei)

Romano Maria Carmela

Politi Sergio

MPA

Cardaci Vito Luigi

NUOVE IDEE PER REGALBUTO

Romano Domenico

Missorici Santina

INSIEME SI PUO’ – originaria Lista presentata alle Elezioni del 13/14 Maggio 2007

Palamito Angelo

Napoli Vito

Gruppo misto

Maida Vito (Dichiarato Socialista e Vice Presidente della Corona degli Erei)

Parisi Croce (Dichiarato appartenente al partito del PDL)

 

Il confronto tra i consiglieri deve continuare sempre e solo su programmi e progetti da portare avanti e non sulle poltrone da occupare.

Sentire parlare da tanti “politici” di manovre per la prossima tornata elettorale, mi mette un po’ di tristezza, come se il problema non fosse più risolvere le annose questioni dei cittadini, ma vincere le prossime elezioni

Il medico studia, mentre il malato muore.

Continuo a non confondere la politica (poltrone, governo, potere etc…) con l’amministrazione intesa come amministrare (o cercare di farlo) e senso del dovere nel farlo, come demandato da chi ti ha votato.  

Spero quanto prima che si cabli finalmente l’aula consiliare, per la trasmissione on line permettendo ch i Regalbutesi possano finalmente vedere con i propri occhi da casa, presenze, assenze, considerazioni e “teatrino” che i consiglieri comunali portano in aula.

A volte è disarmante.

Detto ciò, solidarietà all’azione del Preside Scaminaci sulla vicenda dell’ITC Citelli, alla quale la Provincia Regionale di Enna, risponde con un fax per l’inizio dei lavori di trasformazione dell’aula magna in laboratori, evitando con prontezza di far perdere il finanziamento europeo alla scuola, privandola però di un grande spazio di aggregazione, forse più importante, a mio dire, delle stesse aule di lezione. Discussa l’interrogazione sul problema degli agrumicoltori, trasformatasi in una improduttiva discussione sul consorzio di Bonifica n. 6 e rinviati i punti 6 / 7 / 8, viene approvato il sistema Bibliotecario provinciale (finalmente!) dopo svariati rinvii e letta, alla presenza del Sindaco, la relazione sulle attività svolte dalla amministrazione nel corso del 2009, come da precisa mia interrogazione al consiglio precedente (trasformata in ODG nel Consiglio comunale successivo) alla luce delle dichiarazioni politiche del consigliere Palamito (Gruppo Insieme si Può) del quale ho stima per la classe che lo contraddistingue.

Per finire ho invitato il Sindaco e la Giunta presente a FAR CONSCERE LE INIZIATIVE PORTATE AVANTI, per permettere alla gente di poter decidere sull’operato reale e non sulle continue, pesanti ed a volte “assurde” discussioni piazza.

 Ecco vi il link per scaricare la relazione sulla attività della amministrazione nel corso del 2009

TRENT’ANNI HO ASPETTATO…


“Trent’anni ho aspettato – sussurra – in questo salone Gaetano Badalamenti avrà deciso la morte di mio fratello Peppino”. E continua a guardarsi attorno, anche se non è rimasto più nulla nel salone delle feste e dei summit: “Mi sembra ancora di vederli – dice Giovanni Impastato – i mafiosi che ridevano al balcone e i politici che arrivavano da Palermo”. 

E mentre lo ripete, va ad aprire le persiane: “Ma adesso la casa di Badalamenti è stata confiscata ed è stata affidata dal Comune all’associazione che porta il nome di Peppino. Qui si trasferirà anche la biblioteca comunale”. Dal balcone dove si affacciavano i potenti di Sicilia, Giovanni Impastato guarda adesso cento passi oltre, dove c’è la casa di Peppino: “È come se quei cento passi non ci fossero più – dice – è come se Peppino e nostra madre fossero qui”.

Il segno della ricchezza e del potere di don Tano è appena oltre la porta d’ingresso: è la scala in onice che apre al piano nobile. “Ci sono saliti giovani mafiosi come Bernardo Provenzano e Luciano Liggio”, ricorda Giovanni. I mobili che arricchivano la casa sono stati portati via quindici giorni fa da alcuni operai che sembravano avere molta fretta. Ma alla fine del trasloco, hanno anche spazzato per terra. Non c’è un solo foglio di carta in giro.

Non c’è neanche la corrente elettrica a casa Badalamenti. Bisogna aprire le finestre per addentrarsi da una parte all’altra della casa. Saranno 250 metri quadrati per ognuno dei tre piani. “Ricordo di averci giocato da bambino in queste stanze – dice Impastato – ci portava nostro padre”. In terrazza potevano salire solo in pochi, per assistere alla gara dei cavalli nel corso

All’ultimo piano, sono rimasti i segni di un inizio di ristrutturazione. Il padrino sperava ancora di ottenere un sconto sulla condanna americana. Erano i giorni in cui accettava di fare un verbale con il maresciallo Antonino Lombardo e ammetteva di essere stato confidente dell’Arma. Il 5 marzo 1995, il maresciallo si è sparato un colpo di pistola. E sono scomparsi i suoi appunti. Badalamenti è rimasto nelle carceri americane, dove è morto nel 2004.

Dice Giovanni Impastato: “Chiedo che le indagini sulla morte di Peppino vengano riaperte. Bisogna fare luce sui depistaggi che hanno favorito Badalamenti”. Un’inchiesta de L’Espresso ripercorre in questi giorni le tappe del mistero. Sono racchiuse in una domanda: quali relazioni intratteneva Badalamenti con pezzi delle istituzioni?

Tratto dalla  Repubblica.it

Queste dichiarazione di Giovanni Impastato che per la prima volta mette piede nella casa del Boss mandante dell’omicidio del fratello, mi fanno rabbrividire al solo pensiero di quella immagine di qualcuno che decide una morte, e che morte.

Una spettacolare rivincita qualche giorno fa, nel giorno della commemorazione di Peppino Impastato, quando finalmente, dopo 32 anni la casa di Don Tano Badalamenti, già sequestrata da Falcone e Borsellino nel 1983, nel centrale Corso Umberto n. 183, a “100 passi” dalla casa di Peppino, diventa sede di un centro culturale e dell’Associazione Peppino Impastato.

In questo caso ci vuole proprio…. “…e Don Tano si rivoltò nella tomba!”

Spero che nei prossimi giorni anche Regalbuto, grazie anche alla volontà di un gruppo di cittadini regalbutesi, possa avere il suo centro culturale “Peppino Impastato”, per la cultura che non dimentica.

La Lotta alla Mafia non è di Destra o di Sinistra, ma solo di chi la combatte.

Saluti, Francesco

UN NUOVO PARCHEGGIO.


Riabilitare spazi per aumentare i servizi.

 Il fatto che servano nuovi parcheggi non è una novità ma difficilmente troviamo spazi adeguati per crearne dei nuovi se non con ingenti investimenti.

Non è il nostro caso, almeno per questo post.

Avevo già proposto tempo fa la creazione di un nuovo parcheggio seppur non di elevata capienza, ma in un posto strategico che fatte le dovute valutazioni (che mi piace tanto fare) sembrava una soluzione a diversi problemi per creare un servizio a poco costo.

 L’area posta in discussione è quella che si evidenza in foto, trovasi sotto la villa comunale in uno stato di abbandono.

È chiaro che ci sono altre priorità, i bambini non vanno più a giocare con la “giostrina” preferiscono la “Play”, pertanto mi rendo conto che l’area poco utilizzata è anche poco attenzionata a vantaggio di altre, ma proprio per questo necessita riqualificarla.

La proposta avanzata già agli assessore Pippo Cardaci e Vito Cardaci (favorevoli alla iniziativa) riguarda la creazione un area parcheggio, lasciando gli alberi, utili anche per l’ombra, l’eliminazione dei “residui giostrali” (permettetemi questo neologismo) che più che gioia, oggi, sono pericolo per i bambini, la ripulita dell’area, l’abbattimento del muro che la delimita, aprendo ancora una volta al panorama, e soprattutto….

L’ELIMINAZIONE DEI PARCHEGGI GIÀ ESITENTI ALL’INIZIO DELLA DISCESA DI VIA ARMANDO DIAZ, PERICOLO PUBBLICO PER I PEDONI ED GLI AUTOMOBILISTI!

Un area del genere, al centro storico, non può trovare migliore soluzione di riqualificazione, se la aggiungiamo infine ad un ripristino dei bagni sottostanti la villa comunale e quindi adiacenti lo stesso futuro parcheggio, oggi chiusi. I bagni sono funzionanti basterebbe ripulirli.

In sintesi…. Un nuovo parcheggio in centro storico di circa 20 auto, con l’ombra e bagno pubblico adiacente!… è cosi male come idea?

Dallo stesso spirito nacque il parcheggio tanto discusso dell’area di “Acquamara” con circa 35 posti auto che fu definito “brutto”, “impraticabile”, “osceno”!! ….

Mah!!!…quello che oggi vedo…è che è sempre pieno!… segno che forse non fu una scelta sbagliata abbattere quel “muro della vergogna” e creare un servizio ai cittadini.

Proporrò l’iniziativa… se tecnicamente fattibile…Spero di veder presto la nuova area parcheggio.

Saluti, Francesco Bivona

Si conclude la prima fase di “COLORANDO”


 

Si è concluso nel pomeriggio del 25 aprile 2010, la prima parte del Progetto promosso dalla Pro Loco di Regalbuto “Colorando – Campagna per la diffusione del colore!” per la promozione dei muri legali e della “street art”, l’arte dei graffiti con i due writers regalbutesi Andrea Lombardo e Gianluca Lipari nella loro espressione di “Capolavori legali di illegali pittori” che hanno dipinto con Natura e Sport parte dei muri che fronteggiano le strutture degli impianti sportivi di Piano Arena. 

Soddisfatta la Proloco di Regalbuto promotrice dell’iniziativa che continuerà a portare avanti questa forma di arte figurativa come ci dichiara Dario D’Agostino, componente del direttivo della associazione, “con nuovi spazi grigi per essere colorati dalla bravura e creatività dei writers.” 

Come preannunciato, Vito Cardaci “Carrino” ci concede una chicca ancora una volta, volontariamente, per riassaporare le nostre stesse emozioni con questa clip… che preferirei condire con una riflessione, che per il momento tengo per me, su quanto può darci il nostro lago se meglio “programmato”.

 

Ed io divento pazzo!!


Nella occasione dei graffiti, questa mattina mi sono recato al Lago Pozzillo per fare qualche foto e guarda guarda cosa ti trovo?

Tre autobus da 56 posti con al seguito circa un centinaio di auto (naturalmente dentro l’isolotto, di solito chiuso ai regalbutesi), per le gare di canoa organizzate dal CUS Catania (suppongo) che raccolgono anche sportivi provenienti da Marsala.

Tutto questo mi ha un pò “irrigidito” per svariati motivi.

Chi sapeva di questa attività?

Come viene gestita la promozione di questi eventi sportivi? (non venite a dirmi “con un piccolo articolo” che mi vien da ridere!!!)

Qual è il ritorno che Regalbuto ottiene da questi eventi?

Considerato che forse qualche contributo da parte del Comune di Regalbuto viene concesso al Cus (oltre che il supporto tecnico, il palco e quant’altro) perché non gestire gli eventi facendo rientrare qualcosa alla economia regalbutese??

Perché tutto è lasciato all’acqua di rose?

Ci sarebbero tanti modi per promuovere correttamente gli eventi, per gestirli e far si che ci sia un minino di ritorno offrendo loro anche dei servizi adeguati (i bagni dell’impianto ad esempio, che sono in condizioni penose!!), penso alle convenzioni con il Cus per il pranzo fisso nei locali regalbutesi oppure agli itinerari turistici organizzati che permettano, dopo le gare, di fruire dei beni architettonici di Regalbuto. Fare in modo quindi che i canottieri non vadano al Lago Pozzillo a gareggiare ma vengano a Regalbuto per gareggiare al Lago Pozzillo.

E per concludere…due cose mi vengono da pensare…

– Le buche prima della galleria sotto la ferrovia per scendere al Lago, ormai una costante

– I servizi igienici agli impianti del Lago Pozzillo, inesistenti.

E domani è il 25 Aprile!

Chicca del giorno…. Cosa trovo sul web?  Trovo un sito www.lagopozzillo.it che parla del nostro lago con un nome a dominio registrato per conto di cittadini dei paesi limitrofi. Quale è il futuro per il nostro turismo?

“Capolavori Legali di Illegali pittori”


 

Non c’è che dire… arte allo stato puro (come direbbe M2O). L’espressione artistica dimostrata dai nostri due writers regalbutesi si è rivelata assolutamente all’altezza della “street-art” che si concluderà domattina al Lago Pozzillo, in uno scenario che ci sembrava quello dei muri delle grandi città. Un progetto voluto fortemente dalla Pro Loco di Regalbuto che ha per titolo “Colorando – Campagna per ala diffusione del Colore” che si pone l’obiettivo con altri esempi di portare alla ribalta l’arte dei graffiti, spingendola oltre la sensazione del vandalismo diffondendo la cultura dell’arte che vuol esprimere la vera natura del graffito. I writers Gianluca Lipari e Andrea Lombardo già da venerdì pomeriggio hanno cominciato l’opera con il fondo giallo canarino e stamattina dalle 10:00 si è diffuso il “colore” come concordato con la PROLOCO, Natura e Sport al Lago Pozzillo…

Il progetto ha anche ricevuto la collaborazione di Vito Cardaci “Carrino” che presto ci sconvolgerà con una delle sue mirabili clip a rappresentare le nostre emozioni. Domani, 25 aprile, la conclusione… vi assicuro…uno spettacolo!… è già pensiamo a qualche altro muro..!!..

NON SE NE PUO’ PIÙ!


NON SE NE PUO’ PIÙ!

In data 29 Marzo 2010, ai sensi dell’art. 47 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, ho presentato una interrogazione al Sindaco per il tramite dell’ Assessore Antonio Latora sullo stato di attuazione del programma amministrativo (ovvero fatti concreti e non barzellette politiche) e sulla attività svolta dalla Amministrazione Comunale, verso la quale spesso sono anche critico.

Tutto ciò alla luce di alcuni avvenimenti.

Primo fra tutti il documento del gruppo consiliare “Insieme si può” di cui è stata data lettura la sera della approvazione del Bilancio di Previsione, sul quale ci sarebbe tanto da dire considerato un bilancio di previsione definito “Asfittico” come se si dimenticasse che “l’aria” (il denaro) manca per quelle anticipazioni ATO, non riconducibile a noi (e credo neanche ai consiglieri firmatari) ma ad uno SCELLERATO MODO DI FARE POLITICA CHE PORTA NOMI E COGNOMI. Anticipazioni che hanno dissanguato le casse comunali, facendo divenire quel bilancio di previsione non “ASFITTICO” ma privo di “SPAZI AD ESIGENZA POLITICA”.

Ciò non avvantaggia di certo l’amministrazione che governa.

Le stesse ANTICIPAZIONI sono quelle che, in una scala di priorità come richiesta dal documento, sono state definitive dagli amministratori NECESSARIE tanto che ben quasi 400 mila euro sono stati “investiti” a fondo perduto per evitare che Regalbuto navigasse nella immondizia! con i conseguenti accessi al Fondo di Rotazione sempre per gli stessi problemi!

Per non parlare del coinvolgimento delle forze politiche, a cui si fa riferimento, per un contributo fattivo nell’affrontare le emergenze, che non sono riuscite ad oggi ad attivare “le commissioni consiliari” (tranne la prima), strumento importante per l’azione di indirizzo da parte del consiglio per pura responsabilità dei consiglieri!!!.

Qualche giorno dopo il PD (che abbiamo capito non essere il gruppo consiliare Insieme si può) pubblica un volantino a firma “Partito Democratico di Regalbuto” che differentemente dal documento politico presentato in consiglio si chiede a cosa servano un Sindaco, sei Assessori e 15 Consiglieri Comunali!!…

Ma l’unico filo conduttore di questi documenti è certamente uno: l’incapacità del Sindaco di programmare criticato da vari documenti di “forze politiche che vogliono dare il loro fattivo contributo” ma che hanno ZERO proposte alternative e chiedono solo le dimissioni del Sindaco, a cui vanno legati recenti articoli, che rispetto ma non condivido assolutamente, che parlano di “preoccupante situazione”, presentando Regalbuto a tutta la provincia ennese, a circa 2 anni dalle Elezioni Amministrative, come “sempre più povera” su dichiarazioni della CISAL di Regalbuto in un articolo a firma di Maria Cristina Roccella, dove alla fine si legge sempre “è necessario collaborare e tendere ad un unico obiettivo: programmare il futuro di Regalbuto.”

Come al solito, dieci lamentele e nessuna proposta sulla quale confrontarci.

Si parlava anche di Carnevale sul quale in tanti conoscono il mio pensiero che presto pubblicherò.

Il mio rammarico, e concludo, si rifà anche alle considerazioni mancate della stampa e delle “forze politiche che vogliono dare il loro fattivo contributo” sulla approvazione del Bilancio di Previsione 2010, dove Regalbuto è il primo Comune in Sicilia ad approvare il suddetto Bilancio che permetterà di operare non più in dodicesimi, ovvero somme certe per qualunque impegno di spesa secondo una realtà programmata. Mi rendo conto che parlare di “disastri” o “preoccupanti situazioni” fa più lettori di articoli su azioni concrete verso i cittadini… ma sarebbe il caso che ogni tanto se ne parlasse.

 Detto ciò, nelle considerazioni di quanto sopra, ho presentato interrogazione alla quale spero mi risponda l’assessore Antonio Latora, dal quale vorrei sentire non solo quello che è stato realizzato, ma il punto di partenza dal quale si è partiti e chiarire ancora una volta quanto è stato fatto e quanto c’è da fare dove, con un corretto coinvolgimento, il nostro consiglio comunale sarà all’altezza di prendere adeguate decisioni.

Vecchio Quartiere S.Ignazio. Acquisizione da parte del Comune e vendita a 1 Euro con obbligo di ristrutturazione. Perché No??


 Nella notte tra il 18 e il 19 Marzo (perché sempre di notte??) Il consiglio comunale del Comune di Salemi approva all’unanimità un regolamento per l’assegnazione delle abitazioni, in gran parte edifici danneggiati dal sisma del 1968, che potranno adesso essere ristrutturate grazie a un piano di recupero urbanistico nato da una intuizione di Sgarbi e Oliviero Toscani secondo il quale mille case nel centro storico di Salemi, nel trapanese, sono pronte ad essere vendute a un euro.

Nella foto uno scorcio del Vecchio Quartiere Sant’Ignazio.

In lista d’attesa vi sono diecimila richiedenti. Anche alcuni vip, da Bill Gates a Giuseppe Tornatore da Lucio Dalla a Massimo Moratti, hanno manifestato l’intenzione di acquistare un immobile nel paese del valle del Belice. Tra i i potenziali acquirenti vi sono il regista Giuseppe Tornatore e Bill Gates. Il regista siciliano, premio Oscar con il film Nuovo Cinema Paradiso, ha avuto consegnata il mese scorso la cittadinanza onoraria. Il fondatore della Microsoft avrebbe manifestato l’interesse ad acquistare un lotto di case nel centro storico, con l’idea di ristrutturarle e destinarne per scopi sociali, come ha riferito Sgarbi. Nei mesi scorsi avevano manifestato il loro interesse all’iniziativa anche il patron dell’Inter e il cantante Lucio Dalla, che ha già una casa sull’Etna.

Il “regolamento per la disciplina delle alienazioni degli immobili acquisiti al patrimonio del comune” è stato redatto, su richiesta di Sgarbi, con la collaborazione di un apposito gruppo di lavoro della Provincia di Trapani. Adesso verrà istituito un ufficio per l’assegnazione delle abitazioni.

Ci sono già più di 10 mila richiedenti.

In realtà  l’idea non è proprio di Sgarbi, difatti non è l’unica esperienza positiva già realizzata, nel piccolo comune di Carrega Ligure, già nei primi mesi del 2009, il sindaco di questa comunità di 99 abitanti, 950 metri sul livello del mare, 13 frazioni separate tra loro da una manciata di chilometri di curve e strapiombi, aveva lanciato l’idea con il sindaco Guido Gozzano cercando di trovare una soluzione allo spopolamento del comune.

In pochi giorni arrivarono tantissime telefonate di imprenditori e pensionati, chi solo per avere un posto dove trascorrere serenamente gli ultimi anni della propria vita e chi intravedeva un business “sotto la porta” da non lasciarsi scappare.

Diverse possono essere le soluzioni per far partire il progetto: acquisizione, donazione o esproprio delle aree.

Ma procediamo con cautela, non sarà di certo stato facile amalgamare tutte le norme che regolano la materia ma certamente abbiamo una traccia… e allora, perché non seguirla??

Il vecchio quartiere Sant’Ignazio è in condizioni che tutti conosciamo, con abitazioni pericolanti di cui a volte non si ricordano neanche i nomi dei proprietari ormai da tanto tempo emigrati. È necessario intervenire, o almeno provarci con questa nuova iniziativa, capire se può essere una strada percorribile, una iniziativa valida per il nostro quartiere “fantasma”, magari con sinergie condivise tra Comune, privati e istituti bancari per eventuali mutui ed interessi.

Una grande opportunità occupazionale che potrebbe riattivare economie ed ossigeno in un momento storico che è riconosciuto uno dei più terribili dopo la seconda guerra, nella nostra terra aggravato dalle indicibili vicende ATO.

Sulla scia di quanto sopra ho presentato, condivisa dagli amici del gruppo consiliare e non solo, una richiesta al presidente della prima commissione consiliare Domenico Romano, al presidente del Consiglio Comunale Gianni Meli e all’assessore all’urbanistica Pippo Cardaci, per la convocazione della commissione atta a discutere il regolamento che mi riservo di presentare in sede di commissione.

Credo sia compito di una politica responsabile, che guarda ai fatti e non alle continue polemiche, provare a seguire nuove strade. Da questa intuizione si può partire per cercare il recupero del Vecchio Quartiere S. Ignazio con l’acquisizione delle aree da parte del Comune, la vendita a 1 Euro con l’obbligo di ristrutturazione. È ovvio che necessita l’acquisizione di tutti i pareri tecnici, ma ritengo che se Salemi, con la collaborazione della Provincia di Trapani, è riuscita a tracciare questa strada in una area colpita dal sima del 1968, penso che anche Regalbuto può almeno provare in questa direzione per una possibile rinascita di una importante area del nostro centro storico.

Vi terrò aggiornati dei prossimi sviluppi.

Saluti

Francesco Bivona.